Il Comprensorio di pascolo Sud

I pascoli primaverili e autunnali.

Il comprensorio pascolivo Sud dell’azienda occupa una superficie di 11 ettari circa ed è situato sulla pendice a media pendenza (35%) nei pressi della stalla, tra i 1525 m e i 1670 m di altitudine, con esposizione est-sudest e delimitato a monte dalla strada comunale che porta alla frazione Grand Puy, e ai lati dall’impluvio della Riva veia (verso la frazione Soucheres Basse) e da un rio minore (verso La Ruà).


Il versante risulta fittamente terrazzato ad indicare che un tempo era occupato da coltivi di cereali autunno-vernini, come il grano e la segale, tipica dell’alta valle e di patate. Con l’abbandono della cerealicoltura montana a metà dell’900, gli ex coltivi sono stati convertiti in prati a sfalcio, per la produzione del foraggio necessario ad alimentare le bovine di razza Valdostana Pezzata Rossa nei lunghi inverni pragelatesi. I prati erano concimati con letame bovino, sfalciati e affienati a mano, a causa delle ridotte superfici di ogni terrazzamento, che non consentivano la meccanizzazione. Oggi anche le pratiche di fienagione manuale sono venute meno e dove ancora utilizzati, i prati sono stati convertiti in pascoli.

L’esposizione sud-est è fondamentale nel determinare le condizioni ecologiche del versante, così come il substrato litologico di calcescisti e le pratiche storiche di utilizzazione estensiva. Nel loro insieme questi fattori hanno fortemente influenzato la composizione botanica della vegetazione pastorale, oggi classificabile come ricadente nel tipo a Festuca gr. ovina (classificazione proposta ne :”I tipi pastorali delle Alpi Piemontesi”, di Cavallero et al., 2007), creando un corredo floristico ricchissimo ed unico. Il numero elevato di specie erbacee presenti garantisce un buon livello di biodiversità floristica, cui si associa solitamente un analogo valore di biodiversità animale, grazie alle particolari condizioni climatiche che ne fanno frequentemente habitat di svernamento per ungulati (cervi, caprioli, mufloni) e di nidificazione estiva per l’avifauna. Le formazioni a Festuca gr. ovina concorrono a formare l’habitat prioritario indicato nella Direttiva Europea Habitat (Dir. CEE 92/43) “6210 – Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) con abbondanti fioriture di orchidee”.
Di seguito è riportata la composizione botanica del comprensorio pascolivo Sud dell’azienda con l’abbondanza di ogni specie. 
Le formazioni termiche del comprensorio hanno ottimo valore foraggero se utilizzate precocemente, ad inizio stagione. La scarsità di precipitazioni estive e l’esposizione sud, determino una rapida diminuzione del valore foraggero dell’erba del comprensorio, che comporterebbe una alimentazione degli animali non idonea. La qualità foraggera ritorna ottima quando la vegetazione produce le ricrescite autunnali. Per questo Stefania e Daniele pascolano le loro bovine sul comprensorio Sud solo da metà maggio a metà luglio e da metà settembre a metà ottobre.